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Procida è una fonte inesauribile di sorprese per gli
appassionati della natura! La natura vulcanica delle isole del
Golfo, lascia far capolino a miriadi di varietà di fiori spontanei come
le odorosissime ginestre che in primavera ridono più che mai al sole. La
sua forma è allungata, generalmente piatta con la massima altezza
che raggiunge i 91 metri nella punta nord-est, sulla
quale spicca imponente l’antico carcere. L’approdo al porto è
accogliente, soprattutto per chi ama addentrarsi nella realtà
mediterranea fatta di colori pastello, di cieli azzurri, di verde
intenso che ben si unisce al tufo giallo campano. La vita alla marina
procede secondo ritmi lenti, non pretenziosi, poiché i
Procidani, pescatori o marinai per la maggior parte, amano lasciarsi cullare da racconti antichi che poco attirano il turista, attento nella maggior parte dei casi, ai ritmi della movida. Il mare
resta un'inesauribile fonte di conoscenza tanto che è consigliabile il
giro dell'isola in barca, per godere la cangiante colorazione del fondo marino,
qui particolarmente visibile. Nel centro del nucleo a raggiera, corrispondente al centro del
paese, è posta la statua di Sant’Antonio: è da lì che si diramano pittoresche viuzze che conducono ai luoghi più tipici dell’isola. La vicina Vivara è una piccola
isola collegata a Procida da un ponte. Ricoperta di fitta vegetazione e popolata da una miriade di
conigli, è un piccolo paradiso subacqueo animato da una ricca fauna marina. Quest’isola
selvaggia ha avuto peso anche nella letteratura italiana: è stata musa ispiratrice di una della più interessanti ed
autorevoli scrittrici del Novecento, Elsa Morante, che nel romanzo "L'isola di Arturo", ha qui ambientato la storia dell’iniziazione alla
vita del giovane procidano Arturo.
Attraverso giochi di luci ed ombre, paesaggi verdeggianti ed aspri, la
narrazione scorre in un abitat naturale che, per chi non conosce
l'isola, è motivo di stimolo all'immaginazione di questi luoghi di grande fascino.
| Procida is an
endless source of surprises for nature lovers! The volcanic
consistence of the islands of the Gulf of Naples let peep out the
myriads of varieties of wild flowers such as the smelling gorse that
in spring laughs more than ever in the sun. The island of Procida has
its shape extended; generally it is flat and it has its maximum
height that reaches 91 meters in the north-east area where an old and impressive prison imposes itself. The landing is usually
agreeable in the marina, especially for those who enter into a
Mediterranean reality made of
pastel colors, blue sky, deep green that joins well with the
yellow tuff of the Campania. The marina life is agreeable and it
proceeds according to a slower rhythm perhaps less pretentious, since
Procida have decided to live 'rocked' by stories that are still very old
that do not interest the now day tourists more excited by the movida. The sea is an inexhaustible source of knowledge so that is
recommended the boat tour to enjoy the changing colors of the sea
bed, particularly visible on the island of Procida. Vivara is a small
island covered with dense vegetation and populated by a great numbers of
rabbits. The core corresponding to the center of the country, where
the statue of St. Anthony houses, leads to the characteristic places
of the island of Procida. The lovers of Italian literature should
probably remember that the lonely and wild island has been the muse
of one of the most interesting and influential writer of the twentieth
century: Elsa Morante. The initiation to life through games of light and
shadow, of the young inhabitant of Procida Arturo, is the central
motif of a novel that no one will ever forget: Arturo’s island.
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